Rotula
Giugno 18, 2021

SINDROME FEMORO-ROTULEA

Sindrome femoro-rotulea: che cos’è?

Il dolore femoro-rotuleo è uno dei disturbi più comuni del ginocchio che colpisce il 22% dei soggetti che riferiscono dolore al ginocchio. L’incidenza più alta è tra le persone fisicamente attive e in particolare nelle attività come la corsa, il tennis o il ciclismo.
La sindrome femoro-rotulea è una patologia che riguarda la patella (o rotula) e la troclea femorale.

Qual è la funzione della rotula?

La rotula è un osso sesamoide con la base rivolta verso l’alto, che riceve le fibre dei vari capi del quadricipite, e un apice rivolto verso il basso, che riceve le fibre del tendine rotuleo. Ha diverse funzioni: quella di scudo protettivo per la cartilagine, quella di centralizzare le forze che provengono dal quadricipite e migliorare l’efficienza energetica. Per questi motivi gioca un ruolo chiave per la corretta meccanica d’estensione e flessione del ginocchio.

Sindrome femoro-rotulea, come riconoscerla?

La sindrome femore-rotulea riferisce molto spesso un dolore anteriore al ginocchio, che si esacerba quando si fanno le scale, quando ci si accovaccia, dopo essere stati seduti a lungo, durante o dopo una corsa prolungata e nel salto.
L’articolazione del ginocchio, nel suo complesso, è composta da elementi ossei, tessuti molli come muscoli e tendini, borse sierose e cuscinetti adiposi. Ogni componente è importante e un’infiammazione di una delle componenti citate può portare al dolore. Per accertarsi di essere di fronte a una sindrome femoro-rotulea è necessario fare una diagnosi differenziale con altre patologie a carico del ginocchio, quali: tendinite rotulea, fascite della bandelletta ileo-tibiale, sindrome del cuscinetto adiposo, borsite prerotulea, M. Di osgood Schlatter, lesioni meniscali e lesioni legamentose.

Sindrome femoro-rotulea, quali sono le cause?

La patologia femoro-rotulea è di natura multifattoriale, così come suggerisce il termine sindrome con la quale si identifica, quindi è importante identificare le cause tra queste:
– Squilibrio muscolare del quadricipite tra le componenti laterali e mediali;
– Forma della troclea femorale (es. troclea displasica) che riduce la stabilità strutturale dell’articolazione;
– Valgismo delle ginocchia che può determinare la tendenza della rotula a scivolare lateralmente;
– Malallineamento sia in statico che in dinamico a carico dell’anca o della caviglia;
– Sovraccarico per volume o intensità di lavoro in rapporto alla tolleranza del tessuto. Questo parametro non è da sottovalutare specie nello sportivo perchè un eccessivo stress meccanico tra femore e rotula che si riscontra negli sport di endurance può portare ad un’irritazione dell’articolazione.

Sindrome femoro-rotulea, quali sono i rimedi?

L’approccio terapeutico solitamente, e sempre in prima battuta, è di tipo conservativo. Si può ricorrere, a seconda della natura del problema, a diverse strategie d’approccio come l’utilizzo di tutori e plantari, di tecniche di bendaggio quali il taping, di ginnastica di rinforzo e stretching muscolare in piscina e in palestra. Solamente qualora non ci siano a distanza di tempo degli effetti benefici con la fisioterapia si ricorrerà al trattamento chirurgico.

Sindrome femoro-rotulea, quali esercizi fare?

Proposte d’esercizio terapeutico per sindrome femoro-rotulea:

1) Stretching quadricipite, flettere il ginocchio fino a sentire una tensione (in assenza di dolore) e mantenere la posizione per 20 secondi;

2) Stretching ileopsoas, dalla posizione in figura cercare di abbandonare la gamba e con la mano sul ginocchio imprimere una leggera pressione verso il piano d’appoggio. Mantenere la posizione per 20 secondi;

3) Rinforzo del retto femorale, dal piano d’appoggio alzare la gamba a ginocchio steso fino a raggiungere l’altezza della coscia opposta. Eseguire l’esercizio lentamente, 2x 10 ripetizioni. Se l’esercizio risulta molto facile e senza dolore si può usare una cavigliera da 1 kg;

4) Rinforzo del vasto mediale, posizionando un asciugamano arrotolato o cuscino cilindrico sotto al ginocchio andare a stendere completamente il ginocchio , contare 5 secondi e ritornare con il piede sul piano d’appoggio. 2x 10 ripetizioni. Anche in questo caso si può ricorrere all’utilizzo di un piccolo peso alla caviglia;

5) Rinforzo glutei, stando in piedi su un piccolo gradino rimanere in appoggio sulla gamba con il ginocchio con la sindrome femoro-rotulea e andare a toccare il pavimento con il piede dell’altra gamba. Contare 5 secondi a scendere 2×10 ripetizioni. Se non si avvertono fastidi o dolori provare a mettere un piccolo peso alla caviglia della gamba che scende il gradino.