mal di testa
Novembre 4, 2019

Cefalee – una soluzione alla portata di tutti

Il mal di testa (o cefalea in termini medici) è una patologia comune diagnosticata a circa il 90% delle persone nel mondo.

Nonostante l’impatto sociale ed economico subito da chi ne soffre, questi disturbi vengono spesso sottovalutati e trattati con farmaci antidolorifici che non risolvono la causa del mal di testa.
La Classificazione Internazionale delle Cefalee (ICHD-3) suddivide le cefalee in due gruppi: primarie e secondarie. Le primarie vengono considerate idiopatiche in quanto i mal di testa non vengono attribuiti a una causa o una patologia specifica (es. emicranie, cefalea miotensiva, cefalea a grappolo, ..). Al contrario, le cefalee secondarie si manifestano a seguito di un evento traumatico o di altre complicanze (trauma cranico, disturbi vascolari, tumori, infezioni, ..).


Le cefalee primarie sono quindi più comuni rispetto alle secondarie. In particolare, le cefalee di tipo tensivo e le emicranie sono i mal di testa che vengono riscontrati e diagnosticati nella maggior parte dei casi. Le cefalee primarie sono facilmente riconoscibili in quanto il paziente riporta un costante aumento della sensibilità al dolore spesso accompagnata da nausea, vertigini, giramenti di testa o ipersensibilità a rumori o luci.
Studi recenti dimostrano che questi sintomi difficilmente tollerabili, siano causati dall’ipersensibilità e dalla convergenza di alcuni nervi che troviamo nella cervicale alta (C0-C3). Ciò significa che l’origine del dolore non risiede nel cranio dove il paziente avverte il dolore, ma deve essere ricercata nella parte superiore del collo. A causa di alcune disfunzioni biomeccaniche nelle vertebre della cervicale alta, i nervi cervicali e cranici mandano segnali di dolore al nostro sistema nervoso centrale e di conseguenza il sintomo viene riscontrato in zone diverse del cranio (anteriore, laterale, posteriore o in più aree) o del collo.
Nel corso degli anni sono state effettuate molteplici ricerche per identificare la terapia più appropriata per risolvere queste problematiche.

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In questi studi veniva prevalentemente comparata l’efficacia di farmaci, terapie fisiche, trattamenti manuali, massaggi ed esercizi.
I risultati più significativi sono stati raggiunti dalla terapia manuale, grazie alla quale è possibile lavorare direttamente sull’origine delle disfunzioni biomeccaniche della cervicale alta.
L’ approccio Watson headache è una metodologia di terapia manuale sviluppata negli anni dal Dottor Dean Watson secondo la quale è possibile identificare la disfunzione del tratto cervicale che causa mal di testa attraverso un ragionamento clinico specifico.


Queste tecniche di terapia manuale non sono invasive in quanto non comprendono nessun movimento ad alta intensità (no “crack”) e sono supportate da un alto livello di evidenza scientifica. Le statistiche riportano infatti in oltre l’80% dei pazienti, l’efficacia di queste tecniche di terapia e, anche se il mal di testa è presente da più di 20 anni,  si riscontra un miglioramento quasi totale ( 82%).

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