fibromialgia
Ottobre 25, 2016

FIBROMIALGIA: segni, sintomi, come si cura

FIBROMIALGIA: segni, sintomi, come si cura

 

DEFINIZIONE

La fibromialgia (FM), o sindrome fibromialgica, è una problematica reumatologica di eziologia non ancora chiara, caratterizzata da dolori diffusi, affaticamento e altri sintomi come insonnia, rigidità e alterazioni della sensibilità. Colpisce il 2-4% della popolazione, in proporzione più le donne che gli uomini.

Come dice il termine è una patologia che provoca dolore (“algia”) ai tessuti fibrosi (“fibro”) ed i muscoli (“mio”): è quindi una delle cause del dolore cronico.

La FM è conosciuta da molto tempo ma data la complessità dei suoi meccanismi di funzionamento, solo recentemente negli anni ’90 sono stati definiti i criteri diagnostici a livello internazionale.

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PATOGENESI

L’origine della FM (fibromialgia) pare debba essere ricercata in alterazioni di neurotrasmettitori a livello del Sistema Nervoso Centrale. In particolare è stata dimostrata una iperattività del Sistema Nervoso Simpatico, quella branca del Sistema Nervoso Autonomo che si occupa delle funzioni corporee involontarie legate alle reazioni di fuga, paura, attacco. È questo il sistema che si attiva in modo automatico con funzione stimolante quando ci si trova in una situazione che produce stress per l’organismo.

Quando questa iperattività diventa cronica, quindi persisente, avvengono modificazioni della microcircolazione periferica e centrale che potrebbero essere l’origine delle tensioni muscolari e potrebbero influire a livello centrale sui meccanismi di modulazione del dolore. A confermare questa teoria sono state rilevate alterazioni dei livelli di serotonina, un importante neurotrasmettitore, in pazienti fibromialgici.

La FM non è quindi una malattia a origine “periferica”, non esiste un fenomeno infiammatorio nei tessuti, e non è una malattia psicosomatica.

Si va inoltre confermando la teoria che esiste una predisposizione genetica per questa patologia, che potrebbe anche spiegare perchè esiste una certa familiarità.

La FM si scatena spesso dopo un evento stressante, che può essere identificato con un trauma sia di tipo fisico che psichico.

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SEGNI E SINTOMI

Il dolore è il sintomo principale, è presente in modo diffuso nel corpo, e di solito colpisce in particolar modo la colonna vertebrale. Associato al dolore si presenta anche una sensazione di rigidità, soprattutto dopo un periodo di immobilità, per esempio al mattino.

I pazienti con FM (fibromialgia) spesso soffrono di alterazioni del sonno, o difficoltà a riposare e questo provoca una costante sensazione di stanchezza e facilità ad affaticarsi.

Un altro sintomo molto frequente è un disturbo della sensibilità: i pazienti possono soffrire di iperalgesia, cioè la percezione di un dolore intenso in risposta a uno stimolo doloroso lieve, o di allodinia, cioè la percezione di uno stimolo doloroso in risposta ad uno stimolo non doloroso in condizioni normali.

Altri sintomi possono essere difficoltà di concentrazione, alterazioni nelle sensazioni di caldo/freddo, formicolii, difficoltà di equilibri e altri.

DIAGNOSI

La diagnosi di FM segue i criteri dell’American College Of Rheumatology e prevede la presenza di dolore diffuso a livello muscoloscheletrico da almeno 3 mesi, in presenza di almeno 11 su 18 punti dolenti (“tender points”). Possono essere utili esami di laborio o strumentali per fare diagnosi differenziale rispetto ad altre malattie reumatiche.

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TRATTAMENTO

Considerato che la FM non provoca alterazioni nelle articolazioni o infiammazioni come le altre malattie reumatologiche classiche, può essere più d’aiuto al paziente con FM lo specialista medico in fisiatria.

Esistono diverse opzioni farmacologiche con cui possono esser trattati i sintomi di queata patologia, che fondamentalmente agiscono a livello del Sistema Nervoso Centrale: farmaci miorilassanti, antidepressivi appartenenti alla classe degli inibitori della ricaptazione della serotonina e noradrenalina (SNRI) o ad altre classi. Per le problematiche del sonno esistono poi altre opzioni farmacologiche.

Altri trattamenti non farmacologici prevedono tecniche di rilassamento basate sulla respirazione, tecniche cognitivo-comportamentali per acquisire consapevolezza sul problema e controllo sul dolore, agopuntura, musicoterapia, massaggi.

Dimostra efficacia sul controllo del dolore e sull’affaticabilità un programma dosato di esercizio fisico, in particolar modo quello di tipo aerobico, che può esser eseguito anche in ambiente acquatico. Il paziente deve quindi essere spronato a muoversi in modo dolce e non traumatico, ma regolare, se possibile incrementando gradualemente il carico di lavoro. In questo modo egli aumenterà la sua tolleranza al movimento in assenza (o in controllo) del suo dolore, e migliorerà lo stato dell’ umore, portando la sua qualità della vità ad un livello più alto.

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