epicondilite
Agosto 1, 2016

EPICONDILITE: cosa è, come si cura

Epicondilite: cosa è, come si cura

 

 

L’EPICONDILITE, o “gomito del tennista”, è una problematica da sovraccarico che interessa la zona del gomito ed in particolare coinvolge i muscoli estensori del polso che hanno la loro origine proprio sull’epicondilo laterale.

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ANATOMIA

L’articolazione del gomito è formata da tre ossa: l’omero, che va dalla spalla al gomito, il radio e l’ulna nell’avambraccio. Nella sua parte distale l’omero forma due sporgenze, una nella parte mediale (epicondilo mediale) e una nella parte laterale (epitroclea o epicondilo laterale). Quest’ultima può essere l’origine di una patologia simile chiamata EPITROCLEITE o EPICONDILITE LATERALE, detta anche “gomito del golfista”.

Come in tutte le articolazioni anche nel gomito esistono una serie di legamenti per dare stabilità al movimento. Si inseriscono qui anche una serie di tendini principalmente responsabili dell’estensione del polso, tra cui l’Estensore Radiale Breve del Carpo, che è spesso coinvolto in questa patologia.

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CAUSE

L’epicondilite è una patologia da sovraccarico e quindi si sviluppa quando la zona del gomito viene stimolata da gesti ripetuti o microtraumatismi che provocano alterazioni nei tessuti interessati. Questi gesti coinvolgono non solo il movimento di estensione del polso, ma anche quello di pronazione-supinazione, cioè la rotazione su se stesso dell’avambraccio (girare una chiave).

È una patologia che può insorgere in chi gioca a tennis e può esser causata da un problema in alcuni gesti tecnici come il rovescio o per un’ inadeguata impugnatura della racchetta, ma è molto più frequente in chi svolge semplicemente lavori manuali. Trasportare pesi, lavorare al computer, portare una borsa pesante, fare giardinaggio sono solo alcuni esempi di attività che possono predisporre allo sviluppo di questa problematica.epicondilite

SINTOMI

L’epicondilite è frequente in soggetti di età compresa tra i 30 e i 55 anni di età. Si presenta con dolore nella zona del gomito, che si può irradiare verso la mano e con l’uso tende ad aumentare. Alla palpazione della zona interessata si avverte la muscolatura tesa e dolente. Può essere avvertita una sensazione di debolezza unita a fitte dolorose anche in semplici attività come sollevare un bicchiere o stringere la mano.

TRATTAMENTO

E’ di fondamentale importanza individuare quali sono le attività che provocano il dolore. Queste ultime andranno eliminate temporaneamente o modificate in modo tale da permettere la riparazione dei tessuti (per esempio impugnare una valigia o una borsa con il palmo verso l’alto/supinazione, oppure usare entrambe le braccia). In caso contrario la risoluzione del problema verrà sicuramente ritardata. Se il problema è invece legato ad un gesto sportivo, esso andrà corretto.

Dal punto di vista fisioterapico è possibile affrontare la problematica dolorosa con l’uso di strumentazioni come laser ad alta potenza o tecarterapia, oltre che ad un lavoro manuale sui tessuti molli e sull’articolazione. Dovranno poi essere insegnati esercizi specifici e tarati accuratamente per il rinforzo e l’allungamento della muscolatura dell’avambraccio e del braccio in generale. Il trattamento potrà anche esser supportato dall’applicazione di un tape elastico.

L’uso di un tutore a fascia può essere appropriato e il fisioterapista ne indicherà il posizionamento e la modalità di applicazione.

Se il dolore è molto intenso ed è indicato, il medico specialista può scegliere di intervenire con iniezioni locali di cortisone.

Esiste anche la possibilià di intervenire chirurgicamente quando i sintomi non regrediscono nonostante i tentativi di trattamento conservativo e persistono da lungo tempo.

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Volete per caso raccontarci di quella volta che, a causa di un dolore improvviso al gomito, non siete riusciti a chiudere sul 6-0 il vostro match di allenamento con Roger Federer? Vi capiamo…a noi succede quotidianamente.   I nostri social comunque sono il posto giusto per farlo:  FacebookTwitter e Youtube.