Gennaio 8, 2018

Colonna Vertebrale: i disturbi più comuni

La colonna vertebrale (rachide) è la struttura portante del nostro corpo, essa non ha unicamente la funzione di sostegno per il cranio, il tronco e gli arti, ma funge anche da protezione per il midollo spinale.

Il rachide è composto da 33 (o 34) vertebre, con i dischi intervertebrali interposti fra la maggior parte di esse. Procedendo dall’altro verso il basso possiamo suddividerle in 7 vertebre cervicali, 12 toraciche, 5 lombari, 5 sacrali e 4  cogigee.

 

colonna vertebrale

 

 

Vista dal retro la colonna vertebrale appare normalmente dritta, ma, se visionata dal lateralmente, descrive 4 curve: la lordosi cervicale, la cifosi toracica, la lordosi lombare e la cifosi sacrale. Queste curvature, assenti nel neonato, si sviluppano normalmente attorno ai 3 anni di età e garantisticono al rachide flessibilità e maggiore capacità di resistenza ai carichi.

Vediamo ora quali sono le principali patologie della colonna vertebrale.

Le curvature anomale della colonna vertebralecolonna vertebrale

Alterazioni delle curve della colonna possono dipendere da debolezza della muscolatura, posture scorrette mantenute per lungo tempo o difetti congeniti dell’anatomia vertebrale. Un’ anomalia molto diffusa è la scogliosi, ossia una deformità del rachide caratterizzata da deviazione laterale con rotazione associata di alcuni corpi vertebrali. Interessa per la maggior parte dei casi il tratto dorsale della colonna vertebrale e affligge spesso i ragazzi in età adolescenziale. La scogliosi deve essere differenziata dall’atteggiamento scogliotico, situazione caratterizzata dalla deviazione del rachide sul solo piano frontale, senza rotazione dei segmenti e completamente riducibile in clinostatismo.

Alterazioni frequenti delle curvature della colonna vertebrale sono anche l’iperlordosi, ossia un aumento della curvatura lombare, e l’ ipercifosi, ossia un aumento della curvatura dorsale, comunemente chiamata “gobba”. È da considerarsi patologica anche un’eccessiva riduzione delle curve fisiologiche del rachide, in quanto ne riduce flessibilità e dinamicità.

Patologie degenerative della colonna vertebrale

colonna vertebrale L’invecchiamento, l’uso inappropriato della colonna vertebrale ed eventuali traumi favoriscono alterazioni del rachide come l’artrosi, la degenerazione del disco intervertebrale e l’ernia discale.

L’artrosi è un fenomeno degenerativo della colonna che, entro certi limiti, rappresenta un processo fisiologico del naturale invecchiamento. Talvolta può però succedere che il processo artrosico diventi rilevante e quindi doloroso ed invalidante per il paziente. Questa patologia è caratterizzata da una degenerazione della componente ossea e discale delle articolazioni del rachide con la formazione di osteofiti e spesso causa un restringimento (stenosi) del canale vertebrale.

La degenerazione del disco intervertebrale è una situazione molto diffusa, caratterizzata dalla progressiva disidratazione di quest’ultimo. Il dico intervertebrale è una struttura fibrocartilaginea che si trova fra due vertebre con funzione di ammortizzazione meccanica. È composto da un anulus fibroso che circonda una parte interna chiamata nucleo polposo composta per l’80% di acqua. Quando il disco va incontro a degenerazione la sua funzionalità si riduce con conseguente comparsa del dolore nella zona del rachide interessata. Tipicamente colpisce la zona lombare o cervicale della colonna vertebrale.
colonna vertebrale

colonna vertebraleFra le patologie più conosciute troviamo infine l’ernia discale. Questa patologia affligge tipicamente la regione lombare, ma può colpire anche quella cervicale e, anche se più raramente, quella dorsale del rachide.  Consiste nella fuoriuscita di materiale del nucleo polposo al di fuori del’anulus fibroso. Il nucleo erniato va ad impegnare parte del canale spinale provocando una compressione della radice nervosa che lo occupa con conseguente dolore nella zona irradiata dal nervo. Poiché il nervo spinale è composto da fibre sia sensitive che motorie, oltre alla sintomatologia dolorosa, possiamo trovare riduzione della forza dei muscoli da esso innervato, atrofia muscolare, alterazione dei riflessi e della sensibilità. Le sedi più frequenti di ernia discale lombare sono il segmento L5-S1 con dolore irradiato della zona posteriore della coscia, gamba e piede (lombosciatalgia), e il segmento L3-L4 con dolore inguinale che si irradia verso la parte antero-interna del ginocchio (lombocruralgia).

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