artrosi dell'anca
Ottobre 11, 2016

ARTROSI DELL’ANCA (COXARTROSI): anatomia e trattamenti

ARTROSI DELL’ANCA (COXARTROSI): anatomia e trattamenti

 

 

CENNI DI ANATOMIA

L’anca è l’articolazione prossimale dell’arto inferiore ed ha la funzione di orientare l’arto nelle varie direzioni dello spazio. Appartiene alla categoria delle enartrosi, cioè quelle articolazioni mobili costituite dall’incastro di due parti sferiche, una concava e una convessa. A differenza di altre articolazioni di questo tipo, come la spalla, l’anca è detta “a solido incastro”: è altamente congruente e questo le conferisce grande stabilità, permettendole di sopportare enormi sforzi quali salti, corse, cadute.

anca 2

 

Anatomicamente l’anca, o articolazione coxo-femorale, è costituita dall’incastro della testa femorale nell’acetabolo (o cotile) dell’osso iliaco della pelvi.

La pelvi, o bacino, è infatti costituito da varie ossa tra cui quello iliaco che nella sua parte latero-inferiore forma una superficie semilunare (l’acetabolo), con cui viene a contatto con la testa del femore, l’osso lungo della gamba.

L’anca è un’articolazione sinoviale ed è rivestita da una solida capsula che ne aumenta la stabilità.

Altri fattori stabilizzanti sono la cartilagine, la muscolatura e una serie di legamenti:

  • legamento ileofemorale
  • legamento pubofemorale
  • legamento ischiofemorale
  • legamento acetabolare trasverso
  • legamento rotondo

 

ARTROSI

Il termine artrosi indica quel processo degenerativo che modifica la conformazione delle articolazioni in relazione all’età e all’uso. Artrosi non è quindi correlato direttamente a dolore; in alcuni casi tuttavia il corpo non riesce a compensare ai cambiamenti in atto e inizia a dare segnali di disagio. L’artrosi dell’anca si ha quando questo processo va a interessare la parte specifica

artrosi dell'anca

 

COXARTROSI

Coxartrosi = Artrosi dell’anca.  Le caratteristiche principali di questa patologia sono la perdita focale progressiva della cartilagine di rivestimento delle superfici articolari e la conseguente riduzione dello spazio articolare. Possono essere visibili in radiografia cisti, osteofiti, sclerosi dell’osso subcondrale e generale modificazione dei fisiologici profili articolari.

artrosi dell'anca artrosi dell'anca

Il sintomo principale di cui il paziente si lamenta è il dolore, che si manifesta durante le attività in carico, tipicamete nella deambulazione o quando sale le scale. Oltre al dolore è molto comune una sensazione di rigidità, soprattutto mattutina o dopo un certo periodo di immobilità, per esempio muoversi dopo esser stati seduti per un pasto può risultare difficoltoso per alcuni minuti.

Il paziente nelle fasi più avanzate può sviluppare limitazioni funzionali, come aver difficoltà nell’infilare le calze.

Data la distribuzione delle forze di carico sull’arto inferiore la deformazione acquisita dal paziente affetto da coxartrosi è di solito caratterizzata da una deviazione verso l’adduzione e la rotazione esterna della gamba. Si accompagna spesso anche una tendenza alla flessione. A questo proposito può esser consigliato l’utilizzo di un bastone per gentire meglio il carico, che deve esser portato dal lato opposto rispetto alla gamba dolente.

 

TRATTAMENTO CONSERVATIVO

Quando l’esame clinico e le indagini strumentali non indicano la necessità di intervenire chirurgicamente è possibile alleviare i sintomi con adeguate terapie farmacologiche al bisogno e fisioterapia.

A scopo antiinfiammatorio e di controllo del dolore la terapia fisica è indicata, mentre per il recupero della rigidità e del tono muscolare, che tende a diminuire, è consigliato un programma di esercizi specifico per l’anca, oltre che la mobilizzazione passiva e lo stretching.

Considerando che questa patologia produce dolore in carico, viene spesso consigliato ai pazienti di seguire un percorso di idrokinesi terapia, cioè attività riabilitativa in acqua calda. Molteplici sono i vantaggi:

  • l’ambiente antigravitario toglie la componente provocativa del dolore, cioè il carico, ma permette ugualmente di eseguire tutti i movimenti lavorando sul recupero dell’articolarità;
  • il supporto dell’acqua agisce da facilitatore per alcuni movimenti che in ambiente gravitario si faticherebbe a riprodurre, ma anche da resistenza data la densità dell’acqua;
  • il calore dell’acqua delle vasche riabilitative agisce rilassando la muscolatura e diminuiendo la sensazione di dolore;
  • permette di eseguire intensi protocolli di esercizi faticando meno rispetto agli stessi eseguiti in palestra.

 

 

artrosi dell'anca

 

 

L’idrokinesi terapia è possibile anche per chi ha poca confidenza, o nulla, con l’ambiente acquatico, poichè la costante presenza del fisioterapista e la possibilità di eseguire gli esercizi in posizioni erette, permettono al paziente di sentirsi sicuro.

TRATTAMENTO CHIRURGICO

Il chirurgo ortopedico indicherà al paziente quale tipo di protesi è maggiormente indicata a seconda del singolo caso clinico.

In generale le protesi si possono distinguere in :

  • protesi totale (sia testa femorale che acetabolo vengono sostituiti)
  • protesi parziale (solo uno tra testa femorale e acetabolo viene sostituita)
  • protesi di rivestimento (le parti artrosiche non vengono sostutuite ma ricoperte).

Ogni tipo di protesi ha poi altre specifiche caratteristiche come il materiale di cui è composta (metallo, ceramica o polietilene), o la modalità di fissazione (cementata o non cementata). Il protocollo post-chirurgico varierà quindi in conseguenza a queste caratteristiche e alle abilità del singolo paziente.

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