LA FIBROLISI
È una terapia manuale che utilizza uno strumento metallico chiamato fibrolisore.
La nascita di questa metodica risale al dopoguerra ed è attribuita al dr.Ekman un fisioterapista allievo di Cyriax.
Lo scopo della metodica è togliere le aderenze per ottenere un corretto scivolamento tra i tessuti.
Le aderenze sono corpuscoli fibrosi causati ad esempio da un trauma.
La tecnica è composta da 3 fasi:
- Palpazione manuale per la ricerca dell’aderenza;
- Palpazione strumentale: applicazione dello strumento sulla cute del paziente;
- Fase di tiraggio: ha lo scopo di trazionare la cute per liberarla dalle aderenze.
- “Il ganceo”: toglie le aderenze tra i ventri muscolari attraverso la liberazione dei solchi, scanalature presente tra un ventre muscolare e l’altro. Si utilizza la spatola del gancio.
- “La tecnica periostale”: consiste nel “grattare” con la punta della spatola inserzioni osee o inserzioni tendinee profonde.
- “Lo scivolamento trasversale”: si utilizza sui grandi fasci muscolari come ad es. sui muscoli della schiena
- “Lo Scollamento tendineo”: serve a mobilizzare un tendine dai tessuti vicini.
- “Trattamento del trigger point”: è una tecnica diretta sul punto grilletto.
Indicazioni cliniche:
- Contratture muscolari;
- Cicatrici cutanee e muscolari (es.da vecchio strappo muscolare);
- Aderenze post chirurgiche;
- Aderenze tra piani muscolari e dei tendini;
- Miglioramento della forza muscolare.
Controindicazioni:
- Cute irritata;
- Cute lesa;
- Dermatite;
- Presenza di lipomi;
- Zone contuse;
- Paziente in terapia con anticoagulanti;
- Tenosinoviti.