Maggio 28, 2018

TENDINOPATIE, COME GUARIRE GRAZIE ALLA FISIOTERAPIA

TENDINOPATIE, COME GUARIRE GRAZIE ALLA FISIOTERAPIA

L’argomento che tratteremo oggi riguarda i tendini e le patologie tendinee, cioè l’insieme di tutte quelle malattie che interessano gli stessi tendini.

Cosa sono i tendini?

I tendini sono delle strutture fibrose connettivali a forma di cordone scarsamente vascolarizzate, molto resistenti alla trazione e che legano i muscoli alle ossa (o alle pelle per quanto riguarda ad esempio il volto).

Hanno un colorito madreperlato e sono formati principalmente da due sostanze: collagene 97-98%( molto resistente) e elastina 2% (più elastica). Tra i 267 tendini del corpo umano esistono varie differenze anatomiche che riguardano forma, lunghezza, vascolarizzazione e il rivestimento sinoviale.

La funzione principale da ricondurre ai tendini è sicuramente quella di trasmettere la forza muscolare alle strutture con cui sono connessi. Per fare ciò sono dotati di altissima resistenza e di poca elasticità.

TENDINE

Oltre al muscolo anche il tendine reagisce con l’adattamento agli stimoli esterni, ma in maniera molto più lenta e graduale essendo scarsamente vascolarizzato e con consumo di ossigeno ridotto, per cui si irrobustisce aumentando il carico di lavoro mentre, al contrario, si indebolirà se il carico diminuisce.

Entriamo ora nel campo della patologia spiegando cosa intendiamo con il termine TENDINOPATIE.

E’ un termine generico che indica genericamente la varietà delle condizioni dolorose che si sviluppano all’interno e attorno al tendine sottoposto a overuse (sovraccarico). Al posto di tendinopatia viene utilizzato spesso tendinite, termine che risulta improprio in quanto il suffisso “ite” indica uno stato infiammatorio, mentre è stato dimostrato che nella patologia cronica al microscopio non si nota la presenza di cellule infiammatorie.

Ritornando al principio, il termine tendinopatie include varie situazione patologiche a carico del tendine, tra cui tendiniti, o per meglio dire peritendiniti , tendinosi, tenosinoviti e entesiti.

  • La peritendinite è l’infiammazione del peritenonio che consiste nella sottile lamina connettivale a fibre intrecciate che avvolge tutto il tendine. E’ errato il termine tendinite in quanto il tendine ha scarsa o nulla vascolarizzazione.
  • La tendinosi è un fenomeno degenerativo il cui tendine diventa meno tonico e più debole, spesso conseguenza di una peritendinite curata male (condizione cronica).
  • La tenosivite è l’ infiammazione della mebrana sinoviale che ricopre il tendine e lo fa scorrere.
  • L’entesite riguarda la giunzione tra l’osso e il tendine.

Le cause che fanno incorrere in tendinopatie sono svariate, la primaria è sicuramente il sovraccarico, cioè l’uso eccessivo. Di notevole importanza sono anche le alterazioni di tipo anatomico (squilibrio di bacino, dismetria degli arti inferiori, piede piatto o cavo, rigidità muscolari). Da sottolineare anche come le cause possano essere patologie sistemiche come l’artrite resistono anche cause esterne relative all’attività fisica praticata come l’errato riscaldamento, il gesto sportivo non idoneo e protratto nel tempo, o ancora carichi di lavoro eccessivi e ripetuti oppure in base alle calzature indossate.

La sintomatologia principale è sicuramente il dolore che può essere anche intenso, manifestarsi all’improvviso e peggiorare con il movimento, con conseguente limitazione o sospensione dell’attività. E’ presente dolore alla palpazione, ispessimento del tendine stesso lungo il suo decorso e, a volte, anche la presenza di tumefazione sottocutanea. Durante l’attività sportiva il sintomo lo si può riscontrare a inizio seduta, calare o scomparire durante la stessa per poi ricomparire al termine.

La diagnosi è fondamentale e si basa su un approfondito esame clinico (medico) che si basa sull’anamnesi, la raccolta dei sintomi e sulla palpazione accurata. Successivamente un primo esame strumentale utile è l’ecografia, esame meno invasivo ed economico e di seguito magari la risonanza magnetica.

TENDINOPATIE

Individuate le cause che hanno portato alla tendinopatia si passa al trattamento che in primis consiste nel riposo dall’attività sportiva e l’utilizzo di ghiaccio a intervalli di tempo per più volte al giorno. I FANS se non siamo in presenza di uno stato infiammatorio risulteranno inefficaci.

Di comprovata validità è il trattamento fisioterapico conservativo con l’utilizzo dell’esercizio terapeutico dosato basato su carichi eccentrici, che promuovono la formazione di fibre collagene e facilitano il rimodellamento tendineo basandosi sull’adattamento strutturale dell’unità mio-tendinea, al fine di proteggerla da stress eccessivi e prevenire poi recidive.

Questo tipo di esercizi associato al trattamento con onde d’urto ha dimostrato un’ottima efficacia. Citando le onde d’urto possono poi essere utilizzate anche altre terapie fisiche, come ad esempio laser, tecar o ultrasuoni, ma anche trattamenti manuali più specifici come il massaggio trasverso profondo Cyriax, massaggi funzionali e l’applicazione di kinesiotaping.

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