COS’È LA SCOLIOSI?
È una deformità della colonna vertebrale conosciuta e studiata fin dall’antichità, caratterizzata da una deviazione di tipo laterale. La deviazione laterale della colonna vertebrale può essere pari o superiore a 10° Cobb. Quest’ultimo è il metodo più comunemente utilizzato per misurare l’entità della scoliosi.
Quali sono i sintomi di un atteggiamento scoliotico (paramorfismo)?
I sintomi si riscontrano in una deviazione sul piano frontale del rachide che non presenta un vero adattamento posturale ma solo un aggiustamento modificabile, oltre a non implicare una rotazione dei corpi vertebrali.
Cos’è la scoliosi idiopatica (deformità strutturata):
Si tratta di una deformazione permanente pluridimensionale sul piano frontale del rachide con rotazione del processo spinoso verso il lato concavo e del corpo vertebrale verso il lato convesso che determina la comparsa della gibbosità.
Il rischio evolutivo è elevato durante l’accrescimento osseo e strutturale del paziente. Tende ad arrestarsi una volta giunta la maturità osteo-strutturale.
Qual è il metodo di valutazione del rischio?
Il Metodo di valutazione del rischio è rappresentato dall’indice di Risser, rilevabile radiograficamente, che indica il grado di ossificazione delle creste iliache, identificato tramite numeri da a 0 (alto rischio) a 5 (basso rischio).
Scoliosi, quando curarla?
I trattamenti ortopedici tramite corsetto sono consigliati soprattutto nella scoliosi adolescenziale, superiore ad un angolo di 30° Cobb.
I trattamenti chirurgici invece sono generalmente indicati a partire dai 50° Cobb.